LETTERA AL MONDO DELLA SCUOLA MILLE SCUOLE APERTE PER UNA SOCIETA’ APERTA

Ai Dirigenti scolastici

Ai collegi dei docenti

Ai Consigli di Istituto

Alle Consulte degli studenti e delle studentesse

Oggetto: costruire un’idea di mondo per formare personalità aperte, libere da pregiudizi, formate all’arte della convivenza

saltamuriLa Associazioni professionali, gli enti del terzo settore, le ONG, le organizzazioni sindacali che hanno costituito il tavolo “SALTAMURI – educazione sconfinata per l’infanzia, i diritti, l’umanità”, rivolgono un appello al mondo della scuola e dell’educazione per proporre nel corso dell’anno attività e ricerche interculturali e inclusive.

Agli educatori compete una grande sfida: consentire la formazione di conoscenze sulla realtà mondiale e locale tali da tradursi in atteggiamenti positivi collaborativi, cooperativi, solidali, basi per una cittadinanza autentica.

I gruppi che costituiscono il tavolo assistono con preoccupazione alla crescita nella nostra società di violenza verbale, di linguaggi escludenti, di stereotipi indotti, di incitazioni alla discriminazione, di una cultura dell’aggressività e della stigmatizzazione di gruppi umani che non risparmia i bambini. Che rinforzano tendenze alla chiusura in atteggiamenti identitari e in forme di etnocentrismo.

Ci rivolgiamo al mondo dell’educazione perché la nostra scuola può essere presidio di democrazia e di promozione culturale, baluardo di resistenza verso tensioni disgreganti e visioni divisive, luogo di partecipazione e convivenza democratica.

Fra le possibili azioni che proponiamo vi sono:

  • una particolare cura e attenzione a un linguaggio fondato non su stereotipi e banalizzazioni ma su forme di categorizzazione ampia della realtà umana, sociale, ambientale, per educare a una comunicazione non ostile. il linguaggio non è mai neutro, e oggi possiamo proficuamente ampliare la sfera comunicativa di ognuno grazie al plurilinguismo in cui siamo immersi e che può allenare al decentramento e alla varietà.

  • una ricerca azione e una documentazione sui diritti umani dell’uomo, della donna, dell’infanzia, di cittadinanza, e della loro diversa attuazione in zone e periodi diversi nel mondo, anche attraverso forme di organizzazione democratica del clima e delle relazioni nell’aula. non si diventa cittadini con la maggiore età se in precedenza non sono stati costruiti gli atteggiamenti di fondo di personalità resilienti, solide, creative, responsabili.

  • attività di conoscenza di quanto accade nel mondo: in Africa, in Medio Oriente, in America latina, delle cause spesso nascoste della povertà, della desertificazione, delle guerre, delle migrazioni. ‘Mettere il sud del mondo’ nelle teste dei ragazzi del nord potrebbe essere lo slogan. Aiutando, attraverso la corrispondenza, gli scambi, i video, a stabilire relazioni con realtà ignorate. Nel nostro mondo è assente l’esperienza della guerra, della miseria, della fame, della sete. Avvicinarsi a una realtà, anche se parziale, può costituire un cambiamento culturale che porti a vedere la complessità e la globalità dei problemi nella direzione della formazione di una coscienza planetaria e del comune destino dell’umanità.

  • percorsi di educazione alla pace e alla progettazione di futuri non unidirezionali e già predefiniti ma possibili, desiderabili, sostenibili. Attraverso simulazioni, giochi cooperativi, spazi di incontro e discussione.

Le associazioni si impegnano a suggerire materiali e stimoli e a collocare nel sito che verrà appositamente istituito le esperienze che le scuole vorranno condividere e mettere in rete.

Per contatti e informazioni

mceroma@tin.it

Per le associazioni costituenti la segreteria organizzativa del Tavolo

Giancarlo Cavinato

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