IX CONFERENZA REGIONALE DELLA SCUOLA

AFFINCHE’ IL MONDO NON CONTINUI A CAMBIARE SENZA DI NOI
(Gunther Stern Anders)

La Conferenza è un bene comune della scuola piemontese che dobbiamo confermare e sostenere.
La sua idea-forza è quella di proporre un incontro con le scuole con una Ricerca/ azione prolungata nel tempo e articolata in più fasi egualmente importanti:
una fase di ascolto degli insegnanti coinvolti direttamente mentre fanno scuola, (marzo/maggio) con focus group e seminari tematici con le scuole della regione,
una fase intermedia (giugno/luglio) di organizzazione e produzione dei report di ciascuna iniziativa e di elaborazione di un quaderno di documentazione sulle tematiche richiamate dal titolo, e, infine, —una giornata conclusiva assembleare e con work shop (nei primi giorni di settembre), in cui cerchiamo, anche attraverso i contributi offerti dalla ricerca pedagogica e dalle esperienze esperte, di offrire qualche elemento di orientamento per alzare il senso comune di chi lavora nella scuola piemontese.
Ricercando e promuovendo la scuola che vogliamo, dobbiamo cominciare a comprendere in quale mondo agiranno i ragazzi che oggi la frequentano. Ed questo il significato del titolo dato alla Conferenza di quest’anno, e il richiamo che in un paio di seminari si fa alla “transizione” ecologica, sociale, etica, del nostro mondo. Continuiamo in particolare (si veda la griglia di questioni per la conduzione dei focus) a porre e a porci il problema di coloro che vengono espulsi dal sistema formativo. Come ha purtroppo documentato la passata edizione della Conferenza, dispersione e povertà educativa non facilitano certo la conquista delle competenze necessarie ad affrontare il futuro.
La formula nel suo insieme ha funzionato bene, e, in accordo con i nostri partner istituzionali e non (Ass.ti Istruzione di Regione Piemonte, Città Metropolitana To, e Comune di Torino, Ufficio Scolastico Regionale, Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo, Gruppo Abele, e Cesedi), abbiamo scelto di non stravolgerla: Conferenza regionale come ascolto-narrazione delle scuole, valorizzate per quello che fanno realmente nella quotidianità senza altri fini se non la narrazione, il confronto e la riflessione collegiale.
I seminari tematici intermedi di quest’anno dovrebbero riferirsi ai tre temi essenziali che stanno contrassegnando i processi di cambiamento della scuola e della società: Transizione Ecologica, Noi domani, I nuovi media.
Focus, seminari tematici, quaderno e giornata conclusiva si collegheranno, quest’anno con le iniziative educative – Settembre Pedagogici e Festival dell’educazione – che si svolgono in alcune città piemontesi -Bra, Ivrea, Torino.

Di tutte le iniziative daremo tempestiva informazione su date, luoghi e titoli degli appuntamenti e ampia documentazione dei materiali e dei risultati prodotti

Materiali per i conduttori dei focus (1): Problematiche su cui avviare il confronto, sollecitando narrazioni di esperienza e riflessioni condivise.

-La “povertà educativa” è una definizione che compare o no nei documenti di programma e nelle indicazioni di lavoro nella vostra scuola? Lo ritenete un concetto che descrive situazioni reali, ma che riguardano solo alcuni ragazzi o “la povertà educativa” può essere letta come condizione abbastanza generalizzata nei giovani, ma anche negli adulti, presente nel sociale e nel territorio?

-Quali sono a vostro parere le possibili cause della “povertà educativa”?

-Pensate che le possibili azioni di contrasto alla “povertà educativa” meritino di essere prese in considerazione nell’organizzazione delle attività della vostra scuola? Quale funzione e importanza attribuite al rapporto con i genitori su questa fondamentale materia?

-Se si, come state affrontando le situazioni di “povertà educativa”. In sott.ordine: esistono riferimenti alla questione nel Piano dell’Offerta Formativa, nelle indicazioni dei dipartimenti, nelle scelte del collegio docenti, dei consigli mdi classe o di interclasse, nell’azione didattica quotidiana, ecc. e ancora: ci sono scelte e percorsi di “successo”?

-Quali “competenze” ritenete siano fondamentali per attrezzare i ragazzi nei confronti del futuro possibile? In sott.ordine. Quali delle competenze indicate a livello internazionale (UNESCO) ritenete più rilevanti e significative?

-Quale ruolo (e funzione) attribuite al territorio nel determinare e contribuire alla crescita di competenze “di futuro”? Che tipo di relazioni intrattiene la vostra scuola con il territorio?”